Il nostro ricordo dell’allunaggio | Profumo di bombe fritte e brioches

Com’è misteriosa la nostra mente, i ricordi si ancorano a profumi, sapori, sensazioni; non solo un’immagine, una sequenza di fotogrammi, ma molto di più affinchè quell’istante resti nella memoria.

E come spesso accade a chi fa della propria passione un lavoro, la maggior parte degli eventi si associa per noi ad un odore, ad una lavorazione… Quel 20 luglio 1969 sembra rivivere oggi, una serata come tante nel laboratorio, affaccendati a preparare i dolci per il mattino successivo. Bomboloni fritti, ecco l’odore che sentiamo ancora, a 50 anni di distanza, il sobbollire dell’olio, il profumo intenso ed invitante, l’aria pervasa già dall’aroma del buongiorno.

E intanto, nella calma apparente di quella serata estiva, l’occhio sempre attento sul televisore acceso, l’orecchio teso ad ascoltare… alle 22.17 (ora italiana) di quel 20 luglio, la Missione Apollo 11 raggiungeva il satellite della Terra, il comandante Neil Amnstrong, insieme al pilota del Modulo Lunare Buzz Aldrin, poggiarono per primi il piede sulla Luna alle 04.56 (ora italiana).

Una lunga notte fatta di incredulità, stupore, meraviglia per un evento quasi fantascientifico, tutto nella normalità di una nottata in laboratorio tra l’odore di bombe fritte e brioches.